PATOLOGIE
Lacerazione corneale non perforante, con guarigione per seconda intenzione. La vascolarizzazione presente sia superficiale con pochi vasi ben ramificati, sia profonda con numerosi vasi paralleli, sta migrando verso la zona del taglio per chiudere la lesione. È presente uveite secondaria come si evidenzia dal colore disomogeneo dell' iride e dalla pupilla miotica. Il foro pupillare è regolare e questo suggerisce che non ci sia stata fuoriuscita di umor acqueo. Il taglio si è fermato nello spessore dello stroma corneale.
Si tratta di un cane da caccia e il trauma è avvenuto durante una battuta, causato dalla vegetazione.
Il riflesso oculare può assumere diverse tonalità che variano dal giallo-arancio al verde intenso.
Queste differenze dipendono dalla colorazione del Tappeto Lucido, una struttura specializzata presente sul fondo oculare dei nostri animali e assente invece nell'uomo, deputata a migliorare la visione notturna. Talvolta il tappeto lucido può essere assente anche negli animali, di solito in concomitanza con mantelli di colore chiaro (fondo Sub-Albinotico).
In questo caso il riflesso è dato dai vasi sanguigni dello strato sottostante, i vasi coroidei, ed è rosso( ultima foto).
Marcata atrofia dell' iride in un chihuahua di 11 anni. L iride è diminuita di spessore ed in molti punti perforata ma la zona intorno al foro pupillare, dove si trova il muscolo sfintere dell' iride, è ben conservata e permette una normale funzione. Dal foro pupillare e attraverso la iride si vede una cataratta matura.
Si definisce descemetocele una ulcera corneale profonda in cui l'unica barriera intatta è costituita dalla membrana del Descemet assieme all'endotelio corneale. Questo sottilissimo strato interno della cornea è formato da fibre elastiche e quando lo stroma anteriore viene eroso tende a spingersi verso l'esterno formando una caratteristica bollicina trasparente, che si evidenzia grazie al contrasto con la zona circostante resa opaca dall'infiltrato edematoso. In questa fase l'occhio è prossimo alla perforazione è qualsiasi brusco movimento, urto o aumento di pressione intraoculare può provocare la rottura della membrana con conseguente svuotamento dell'occhio.
I sintomi di perforazione sono l'improvvisa fuoriuscita di liquido ed il blefarospasmo casato dal dolore intenso. Nella fase pre-rottura è possibile intervenire chirurgicamente con discrete possibilità di recupero della funzione visiva
Con questo termine si definisce la comparsa di pigmentazione sulla superficie anteriore dell iride.Attualmente non esistono dati statistici riportanti la percentuale di trasformazione di queste lesioni essenzialmente benigne, in forme neoplastiche maligne ( Melanoma irideo ).
Alcuni parametri clinici rilevabili strumentalmente permettono di monitorare l'evoluzione sia in termini di aspetto sia in termini di valori ( spessore dell'iride, pressione intraoculare, modificazione del margine pupillare, invasione dell'angolo iridocornele ). La biopsia iridea non è indicata a causa del facile sanguinamento e dell' l'aumetato rischio di metastasi, quindi la diagnosi definitiva è possibile solo dopo enucleazione.
Un attento monitoraggio, seguito da alcune indagini( Ecografia ad alta frequenza, gonioscopia )quando si verificano variazioni di ampiezza e forma rappresentano il corretto approccio diagnostico e terapeutico in queste lesioni.
Le iridi di colore diverso, negli animali come nell'uomo, possono essere una bizzarra caratteristica naturale oppure derivare da uno stato patologico, attuale o pregresso.
In questo caso il cambio di colore, ormai permanente, è dovuto ad una uveite protrattasi per lungo tempo nell'occhio sinistro.
All'origine un graffio penetrante che arrivando fino al cristallino, ha lasciato anche qui una cicatrice (la linea scura al centro della pupilla).
L'organismo mette in atto i suoi meccanismi di riparazione. I vasi sanguigni, normalmente assenti sulla cornea, dalla congiuntiva migrano verso un'ulcera corneale per ripararla. Una volta terminato il lavoro scompariranno, lasciando solo una piccola area cicatriziale, spesso difficile da notare ad occhio nudo.
Le malformazioni palpebrali nei cuccioli quasi sempre non rappresentano solo un inconveniente estetico.
In questo caso è ben evidente un erosione corneale positiva alla fluoresceina, in corrispondenza del punto dove i peli sono in contatto con la cornea.
Riduzione temporanea di un entropion tramite Tacking in un gatto di razza Main Coon.
Questa tecnica, rapida ed incruenta, permette di tenere sotto controllo l'entropion nei giovani pazienti, evitando che il pelo danneggi la cornea nell'attesa dell'età adatta per una correzione chirurgica definitiva.
Atrofia retinica completa in un gatto di 7 anni. E' visibile il nervo ottico ma sono pressochè scomparsi tutti i vasi sanguigni. Il tappeto lucido riflette la luce in modo eccessivo a causa dell'assottigliamento della retina che si trova subito sopra e normalmente con il suo spessore ne "appanna" leggermente la brillantezza. Le cause di atrofia della retina possono essere molteplici, alcune di origine genetica altre acquisite. In questo caso l'atrofia è insorta a seguito di un sovradosaggio di chinoloni, una famiglia di antibiotici che nel gatto, se usata a dosi superiori a quelle raccomandate, può portare a cecità.
L'opacita'diffusa a tutta la superficie corneale origina da un difetto dell' endotelio, ultima barriera tra cornea ed umor acqueo, che permette a quest'ultimo di infiltrarsi tra le cellule alterandone la regolarita'e di conseguenza diminuendone la trasparenza.
Tutte le patologie in grado di danneggaire l'endotelio possono essere la causa di questo quadro clinico.
Tra le più frequenti glaucoma, uveite, lussazione anteriore del cristallino, distrofia corneale, ulcera perforata e corpo estraneo penetrante.
Esito di cisti uveale.
Le cisti uveali sono strutture cave derivanti dalla faccia posteriore dell' iride, ripiene di liquido. Possono rimanere attaccate all'iride stessa, assumendo una forma "a goccia" o staccarsi e fluttuare liberamente nell'umor acqueo come piccoli palloncini. Solitamente non hanno un particolare significato patologico e se presenti in numero ridotto non interferiscono con la visione o le altre funzioni dell'occhio.
In numero elevato possono rappresentare un maggior rischio di aumento della pressione intraoculare (glaucoma ).
Talvolta le cisti si rompono e la loro parete rimane adesa alla lente o alla faccia anteriore della cornea lasciando un impronta come nella foto.
Il melanoma è una neoplasia in partenza dalle cellelule pigmentate, che nell'occhio si trovano sull'iride ( Mealnoma irideo), sulla coroide ( MelanomacCoroideo) e alla giunzione tra cornea sclera, la regione chiamata" Limbo" ( Melanoma Limbare o Epibulbare ). E' tra i più frequenti tumori dell'occhio ( escludendo i tumori degli annessi oculari ). Di solito scarsamente maligno, raramente da' luogo a metastasi ma tende ad invadere localmente infiltrandosi all'interno del globo dove causa secondariamente uveite e, in caso di ostruzione dell'angolo iridocorneale, glaucoma. La rimozione precoce, tramite resezione chirurgica, crioterapia, laser o combinazione di più tecniche permette di conservare la vista ed il globo oculare.
Il cristallino appare opacizzato e si notano bene sulla destra le fibre zonulari lacerate. La lussazione nel gatto è quasi sempre secondaria ad altra patologia precedente e spesso riconducibile ad una infiammazione pregressa ( uveite ) talvolta anche distante nel tempo ed apparentemente risolta. L'evidente midriasi denota che in questo caso l'evento non è recente e in assenza di trattamento la vista è stata permanentemente compromessa.
Una zuffa tra gatti finita male.... in questo caso l'unghia ha tagliato la cornea obliquamente sollevandone letteralmente una porzione. Il colorante verde( Fluoresceina) aderendo allo stroma lesionato delimita i contorni del taglio. In questo caso fortunatamente il graffio non è perforante.