Immagine
 Oggi un piccolo paziente con prolasso di iride

Oculistica
Veterinaria

A cura di
Alessandra Novelli
Medico Veterinario
iscr. Ordine di
Lucca n. 262
Tel. 3474153901
Prenota una visita
PATOLOGIE
Il cristallino appare opacizzato e si notano bene sulla destra le fibre zonulari lacerate. La lussazione nel gatto è quasi sempre secondaria ad altra patologia precedente e spesso riconducibile ad una infiammazione pregressa ( uveite ) talvolta anche distante nel tempo ed apparentemente risolta. L'evidente midriasi denota che in questo caso l'evento non è recente e in assenza di trattamento la vista è stata permanentemente compromessa.
 
Una zuffa tra gatti finita male.... in questo caso l'unghia ha tagliato la cornea obliquamente sollevandone letteralmente una porzione. Il colorante verde( Fluoresceina) aderendo allo stroma lesionato delimita i contorni del taglio. In questo caso fortunatamente il graffio non è perforante.
 
Peter's anomaly in una giovane gatta di razza europea. Una non frequente alterazione congenita che deriva da un alterato sviluppo embrionale del globo oculare,La cornea non si separa completamente dall'iride durante la formazione della camera anteriore, l'iride adesa internamente impedisce la corretta formazione dell'endotelio corneale. Il risultato è un' area corneale più o meno estesa completamente opaca e una pupilla di forma irregolare.

 
Coloboma irideo. Questa malformazione congenita, che può essere riscontrata da solo o associata ad altre anomalie oculari, è dovuta ad una incompleta chiusura della coppa ottica durante lo sviluppo intrauterino . Ne deriva la tipica forma a goccia" del foro pupillare".
 
Epifora. Le 5 cause per cui troviamo questo segno sul muso del nostro cane ( o del nostro gatto ).
Quando le lacrime diventano evidenti, come in questa foto, c'è qualcosa che si è inceppato nel delicato sistema di produzione e drenaggio delle lacrime. Le lacrime hanno importanti funzioni di protezione della cornea e una disfunzione in questo sistema alla lunga si può ripercuotere sulla trasparenza corneale.
Il film lacrimale viene prodotto dalla ghiandola lacrimale principale e da una ghiandola accessoria posta sotto la terza palpebra. Le lacrime vengono quindi raccolte dai due punti lacrimali, superiore ed inferiore, e convogliate attraverso i dotti lacrimali nella cisterna e nel dotto naso- lacrimale da cui raggiungono il palato per poi venire deglutite.
Se le lacrime diventano evidenti vuol dire che non seguono questo percorso e questo può avvenire perchè:

1- vengono prodotte lacrime in eccesso ( per una irritazione ) e il sistema di denaggio non riesce a "smaltirle".
2- vengono prodotte lacrime con una composizione alterata; la diminuzione della componente mucinica le rende meno aderenti e troppo liquide, quindi anche se la quantità è normale si comportano come se fossero in eccesso
3-il sistema di drenaggio è malformato 4- Il sistema di drenaggio è ostruito
5- il sistema di drenaggio è pervio ma non funziona attivamente



 
Nonostante l'interessamento congiuntivale mostri una probabile sovrainfezione da Chlamydia psittaci le lesioni corneali rimandano al virus erpetico felino ( FHV-1). Nell'area centrale è presente una erosione superficiale e perifericamente alcuni vasi corneali indicano il tentativo di difesa della cornea. Sulla rima palpebrale sono ben visibili gli sbocci delle ghiandole del Meibonio che si presentano pigmentati ad indicare uno stato infiammatorio cronico
 
Un graffio penetrante ( gatto ) ha causato la lacerazione della capsula anteriore del cristallino in questo cucciolo di 4 mesi.

Il materiale lenticolare riversatosi in camera anteriore a contatto con l'umor acqueo si è immediatamente opacizzato formando questa nubecola attorno alla quale, in seguito alla dilatazione del foro pupillare è ancora visibile il riflesso del tappeto lucido. Il resto del cristallino, momentaneamente ancora trasparente, è destinato ad asssumere lo stesso aspetto del materiale fuoriuscito formando così una cataratta.


 
Quella che nella prima foto potrebbe sembrare un area infiammatoria localizzata a carico dell'iride, si rivela essere, dopo dilatazione con collirio a base di Tropicamide, una massa che a causa dl proprio spessore deforma il contorno del foro pupillare. Questa immagine è altamente suggestiva di neoplasia Iridea.



 
Questo distacco retinico è visibile senza l'utilizzo di strumenti. La retina, che rimane attaccata al polo posteriore dell'occhio solo tramite il nervo ottico, si avvicina al cristallino che funge da lente di ingrandimento rendendo visibili ad occhio nudo le sue strutture: il verde brillante del tappeto lucido ed i vasi retinici che in questo caso, trattandosi di un distacco recente, sono ancora trofici.

Il Distacco retinico nel gatto adulto/anziano è sovente riconducibile ad una alterazione della pressione sistemica, che a sua volta rispecchia una disfunzione più ampia.

Esso rappresenta un emergenza oftalmica in quanto in alcuni casi, opportunamente trattato in tempi brevi può avere prognosi positiva con recupero parziale della funzione visiva, ed al tempo stesso è un campanello di allarme che indica la necessità di esami collaterali per determinarne la causa e diminuire il rischio di recidive.



 
Le variazioni di forma dell'iride devono sempre essere approfondite. In questo caso la forma allungata, i bordi frastagliati ed il colore scuro ed irregolare, molto differente da quello dell'altro occhio, indicano una neoplasia oculare.
 
Non è infrequente che l primo sintomo di un avvelenamento da rodenticidi con effetto anticoagulante si manifesti a livello oculare, in assenza di altri segni sistemici. Per questo motivo di fronte ad un quadro di questo tipo il veterinario di base dovrebbe considerarlo tra le diagnosi differenziali e predisporre immediatamente un esame dei tempi di coagulazione, anche prima del consulto oftalmologico comunque necessario per minimizzare i danni a livello oculare.
 
BLEFARITE L'infiammazione delle palpebre è un problema di pertinenza mista oftalmologica e dermatologica.
Le cause della blefarite sono frequentemente legate ad un problema sistemico di tipo metabolico, allergico o autoimmune, complicato ulteriormente da una infezione secondaria opportunista.
Talvolta si tratta di una reazione ad un farmaco (iatrogena)
A causa della compromissione delle ghiandole del Meibonio, che si trovano nello spessore della palpebra e i cui dotto sbucano lungo la palpebra sul " Margo intermarginalis",possiamo avere un coinvolgimento secondario della cornea a causa di una alterazione nella composizione lacrimale.
Il film lacrimale è un emulsione complessa di più componenti che, semplificando molto si possono sintetizzare in componente acquosa, prodotta dalla ghiandola lacrimale ( principale ed accessorio dove presente), una componente proteica prodotta dalle cellule del Goblet, che si trovano nella congiuntiva, ed una sebacea prodotta dalle ghiandole del Meibonio.
Quando una o più componenti sono alterate la cornea non è efficacemente lubrificata e protetta e si può opacizzare.
 
Alcune razze canine principalmente di piccola taglia( Shi-tzu, Maltesi, Bichon ) vengono colpite da questa sindrome che in alcuni casi da problema essenzialmente cosmetico può trasformarsi in fonte di disagio e portare complicazioni a livello dermatologico.
L’origine solitamente non è una sola, si tratta di molteplici difetti o anomalie che concorrono a causare un eccessiva fuoriuscita delle lacrime che invece di drenare come dovrebbero attraverso i dotti naso-lacrimali verso il rinofaringe per venire deglutite, scorrono lungo le guance provocando il caratteristico colore rosso ruggine, dovuto ai pigmenti ferrosi che in queste razze sono presenti in maggiore quantità nel fluido lacrimale.
La normale rimozione delle lacrime dall’occhio avviene per il 60% attarverso il canale i mentre il restante 40% scompare attraverso evaporazione e drenaggio del dotto superiore.
L’ostruzione meccanica o funzionale del dotto inferiore è tra le cause più frequenti di epifora.
Talvolta concorre all’eccessiva lacrimazione l’ipertrofia della ghiandola lacrimale accessoria, ma perlopiù il difetto è dovuto ad una alterazione anatomica o funzionale del sistema di drenaggio.
Il micropunto, o punto imperforato sono molto frequenti, spesso associate a un lago lacrimale di piccole dimensioni per l’eccessiva chiusura del legamento orbicolare che serra la palebra attorno all’occhio.
L’entropion del canto mediale può contribuire ad ostruire l’accesso al dotto.
Come anche una eccessiva crescita di peli a livello dell’angolo interno dell’occhio ( Trichiasi della caruncola ).
La costante presenza di peli provenienti dall’area del muso circostante all’occhio contribuiscono ad irritare la congiuntiva aumentando ulteriormente la produzione lacrimale, di qui l’importanza di una corretta e costante toelettatura.
Le opzioni terapeutiche possono essere chirurgiche mediante la correzione di uno o più dei difetti anatomici sopracitati o la ricostruzione di vie di drenaggio alternative, oppure mediche, attraverso l’uso di antibiotici specifici che hanno principalmente lo scopo di inibire la pigmentazione rossastra.
La chirurgia viene riservata ai casi in cui il sia presente un difetto anatomico ( entropion, trichiasi, distichie ). La ricostruzione da esiti incostanti e deve essere riservata ai casi in cui il problema risulti compromettere la qualità della vita.
L’uso degli antibiotici non da risultati duraturi e deve essere quindi limitato nel tempo per le note complicazioni. Esistono infine in commercio diversi integratori che agiscono sulla pigmentazione.
L’uso di questi va sempre subordinato all’esclusione di gravi difetti risolvibili all’origine.
 
Un erosione superficiale è una interruzione patologica dello strato più superficiale della cornea.
La cornea è spessa mediamente 600micron ed è composta da 5 strati.
Il più esterno è il film lacrimale, a seguire sempre dall'esterno l'epitelio, che costituisce la barriera esterna contro l'ingresso di sostanze estranee, lo stroma (la porzione più spessa), la membrana del Descemet, una membrana costituita principalmente da fibre elastiche, e l'endotelio corneale, che ha il compito di formare una barriera tra la cornea e l'umor acqueo contenuto nel globo oculare.
L'epitelio corneale è quotidianamente sottoposto a microtraumi che ne ledono l'integrità. Una cornea sana riesce a rigenerare rapidamente una lesione superficiale, mediamente in 24/48 ore.
Quando invece ad un microtrauma segue un ampliamento della zona abrasa siamo di fronte ad un difetto dell'epitelio che pur rigenerandosi non è in grado di aderire allo strato sottostante, lo stroma. Poiché subito al di sotto dell'epitelio, nella zona più superficiale dello stroma, decorre l'innervazione corneale, queste lesioni sono solitamente molto fastidiose.
La fluoresceina è un colorante verde in grado di aderire allo stroma esposto ma non all'epitelio. Quando una cornea è integra il colorante scivola via senza lasciare alcuna traccia.
Le zone dove l'epitelio è mancante verranno invece evidenziate come in foto. Talvolta questo difetto di cicatrizzazione può essere associato a patologie sistemiche tra cui alcune malattie endocrine quali Ipotiroidismo, Cushing, Diabete. In alcune razze p.e. il Boxer si riconosce una componente genetica.

 
Si tratta di un difetto congenito dovuto alla mancata regressione dei vasi sanguigni fetali che dovrebbero regredire entro la 6a settimana dopo la nascita.
Filamenti in partenza dall'iride si dirigono verso la cornea o verso il cristallino, (talvolta verso un altro punto dell'iride stessa), creando un opacità nel punto di contatto.
Nonostante l'aspetto inquietante si tratta di lesioni benigne, non evolutive che sovente interferiscono marginalmente con la normale funzione visiva.


 
Pagine: 1 2 3 4 5

CONTENUTI

CHIRURGIA (3)
PATOLOGIE (71)


FOTOGRAFIE

Chirurgia (4)
Patologie (33)
Visita (4)