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 Esame con lampada a fessura (biomicroscopio)

Oftalmologia
Veterinaria

Clinica Oculistica di
Alessandra Novelli
Medico Veterinario
iscr. Ordine di
Lucca n. 262
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La visita oculistica
La vista oculistica di base comprende:

Valutazione della funzione visiva : la funzione visiva viene valutata attraverso diversi test, in ambiente illuminato e al buio, e talvolta anche attraverso l'utilizzo di percorsi ad ostacoli. Durante la visita oftalmologica viene eseguito un vero e proprio esame neuroftalmico che esplora la funzione della retina del nervo ottico e della corteccia visiva.

Test di Shirmer: valuta la produzione lacrimale in una unità di tempo definita, permettendo di rilevare forme anche iniziali di alterazioni qualitative o quantitative del film lacrimale

Test alla fluoresceina o al Rosa bengala: attraverso l'uso di un colorante vitale possono essere messe in evidenza lesioni corneali anche di minime dimensioni.

Test di Jones: esamina in maniera indiretta la funzionalità delle vie lacrimali

Biomicroscopia: permette di esaminare con forte ingrandimento gli annessi oculari, ovvero palpebre e terza palpebra, per evidenziare difetti come ad esempio la mancanza dei punti lacrimali, la presenza di distichie o cilia ectopiche, e tutti i mezzi diottrici per valutare eventuali opacità o alterazioni a livello di cornea, camera anteriore, cristallino, corpo vitreo.

Tonometria: con la tonometria è possibile misurare in maniera non invasiva la pressione intraoculare (IOP) per la diagnosi precoce di glaucoma o i uveite.

Oftalmoscopia: è l'esame che permette, dopo dilatazione attraverso apposito collirio, di essaminare la retina, il nervo ottico e l'uvea posteriore. Viene definita diretta o indiretta a seconda del tipo di oftalmoscopio utilizzato.

Fotografia della retina: permette di archiviare immagini dello stato di fatto della retina per monitorarne i cambiamenti nel tempo

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